Tamara Tarnawska, una ex giornalista diventata fondatrice di un rifugio per animali, sta rischiando la sua vita per nutrire e curare oltre 1000 cani e 300 gatti nel suo rifugio per animali, SOS Animal Shelter, a Kiev.
La città è sotto pesanti bombardamenti e attacchi da parte delle forze russe e nessuno è al sicuro. Il cibo e le provviste sono difficili da ottenere per gli animali e le persone.
Tamara ha dedicato la maggior parte della sua vita a salvare gli animali e non li abbandonerà ora che hanno più bisogno di lei. Viene raggiunta da tre operatori del rifugio che hanno deciso di rimanere indietro per aiutare a prendersi cura di tutti i cani e gatti.
Tutti hanno fame e paura, ma gli aiuti stanno arrivando.
Screenshot: Facebook/Amici del rifugio SOS Kiev
Tomi Tomek, presidente della Fondazione SOS Chats Noiraigue, sta raccogliendo donazioni per il rifugio ed è in regolare contatto con Tamara.
«Speriamo dal profondo del nostro cuore che Tamara, gli animali e la sua squadra sopravvivano a questa terribile guerra. Attualmente stiamo raccogliendo donazioni per SOS -Animals kyiv. Al momento molti nuovi animali stanno arrivando al rifugio, poiché alcune persone che fuggono dall’Ucraina non possono o non vogliono portare i loro animali con loro», ha scritto la fondazione.
Hanno continuato dicendo: «Quando la situazione sarà risolta o più calma, Tamara avrà bisogno di molti soldi per pagare il cibo per cani e gatti, per pagare le spese veterinarie per la cura degli animali feriti durante questa guerra e per le riparazioni necessarie».
Screenshot: Facebook/Amici del rifugio SOS Kiev
Le organizzazioni per la protezione degli animali in Ucraina e in altri paesi stanno aiutando inviando aiuti finanziari e cibo per animali molto necessario. Grandi sacchi di cibo per animali sono stati recentemente consegnati al rifugio e un video mostra i cani che scodinzolano con eccitazione e gratitudine.
Il video diceva: «Gli animali nei rifugi hanno bisogno del nostro aiuto. E saranno estremamente grati a chiunque possa aiutarci a superare questo momento difficile per tutti noi. Non abbandonate i nostri amici».
Tamara e gli altri che sono rimasti sono stati chiamati «pazzi» da alcune persone, ma molti altri li chiamano eroi.