Al dito del mio tassista c’era un anello con un pulsante. All’inizio pensavo fosse un gadget moderno o un contachilometri… ma no.
Di tanto in tanto, lo premeva discretamente – come se seguisse un ritmo interiore.
A dire il vero, ero affascinato.
Ho scattato di nascosto una foto al tassista e l’ho postata sui social, solo per chiedere agli amici: «Qualcuno sa cos’è?»
Si è scoperto che non era un semplice anello — era un contatore elettronico per la preghiera.
Il mio autista ha pregato per tutto il tragitto mentre mi portava attraverso la città.
In alcune tradizioni religiose, pregare significa ripetere molte volte una frase o un nome. Un tempo si usavano i rosari per contare.
Oggi, anche la tecnologia ha trovato posto in questo ambito. Questo anello ha la stessa funzione — conta le ripetizioni, ma in forma moderna e miniaturizzata.
Onestamente? Ne sono rimasto ammirato.
In mezzo al rumore della città, al traffico e allo stress quotidiano, una persona prosegue tranquillamente il suo cammino spirituale. Discretamente. Senza ostentazione. Premendo semplicemente un pulsante su uno strano anello.
Avete mai sentito parlare di questi dispositivi?