Per oltre un anno, scienziati provenienti da tre università turche e americane hanno esaminato le rocce e il suolo della celebre formazione di Durupinar, sul punto più alto della Turchia, il monte Ararat. Ritengono che questo luogo, che assomiglia a una nave, potrebbe contenere i resti della leggendaria arca di Noè.
Secondo la storia biblica di Noè, Dio diede a quest’ultimo l’ordine di costruire un’arca massiccia per proteggere la sua famiglia e le coppie di animali da un imminente diluvio destinato a cancellare tutto il male e la malvagità che regnavano sulla Terra.
Attualmente, i ricercatori pensano di aver scoperto segni di insediamenti umani risalenti tra il 3000 e il 5500 a.C. vicino alla struttura a forma di nave nelle terre alte.
Secondo il professore Faruk Kaya, vice rettore dell’AICU, lo studio delle rocce e del terreno nella zona montuosa con una forma particolare rivela prove di attività umana nella regione, risalenti agli anni successivi al diluvio descritto nel mito dell’arca di Noè.
Tuttavia, un racconto biblico non prova l’azione dell’uomo. Coloro che cercano di localizzare l’arca di Noè hanno spesso considerato la formazione di Durupinar come possibile luogo di riposo dell’arca nel corso degli anni.