La storia di un piccione che non sa volare

Un giovane chihuahua è stato portato in una fondazione traumatologica di New York. Lundy, questo era il nome del bambino, aveva una lesione al midollo spinale. Il cucciolo non riusciva a muoversi, così l’allevatore ha deciso di rinunciare al cucciolo piuttosto che sprecare tempo e sforzi per il trattamento. Allo stesso modo, il proprietario ha consegnato al rifugio Lily, un cane cieco, e la sua amica Madison.

Il personale del rifugio mise un piccione di nome Herman sul letto accanto a Lundy. Herman vive al rifugio da molto tempo, ma quel giorno è finito sulla lettiera del nuovo chihuahua in modo del tutto accidentale. Herman non poteva volare a causa di un’ala ferita, quindi ha dovuto dimenticare la vita in natura.

Sebbene avesse trascorso la maggior parte della sua vita al rifugio, il piccione non aveva amici tra gli altri animali fino all’arrivo di Lundy. Sebbene l’incontro con il cane sia stato puramente casuale, Herman e Lundy sono diventati subito buoni amici.

Essendo un anziano residente del rifugio, Herman si è preso la responsabilità di prendersi cura del cucciolo. L’attaccamento dell’uccello al cane è diventato rapidamente così forte che il personale del rifugio ha avuto dubbi sul fatto di aver identificato correttamente Herman come maschio.

L’uccello ha mostrato un fortissimo istinto materno. Herman ha persino cercato di sedersi sopra il cucciolo e di coprirlo con le sue ali, come fanno gli uccelli che nascondono i loro pulcini dal pericolo.

Ben presto i migliori amici saranno costretti a separarsi. Lundy andrà in riabilitazione, dopodiché si cercherà di trovargli una nuova casa e una nuova famiglia. Herman rimarrà nel rifugio di New York. Sue Rogers, la fondatrice del rifugio, ha detto che nella sua attività non è raro incontrare casi di amicizia tra animali diversi.

Gli animali che hanno subito traumi e che non sono in grado di condurre una vita normale hanno un grande bisogno di sostegno, ma soprattutto sono in grado di fornire tale sostegno ad altri animali. Non ci sono barriere né pregiudizi per uno sforzo così sincero, quindi l’amicizia interspecie in un rifugio non è affatto rara.

 

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